Statistiche sito web: analisi dati sito con le statistiche siti web

Più volte ho sottolineato come la misurabilità sia una delle caratteristiche fondamentali dell’ attività online: a questo scopo sono deputate le ben note statistiche sito.
Le statistiche per siti web fanno riferimento alle tecniche di controllo del traffico di un sito: sono dunque uno strumento straordinario per giungere ad una valutazione dell’efficacia delle strategie adottate, al fine di migliorare le performance online della tua attività.
Pensa quante cose faresti diversamente se potessi davvero valutare effetti e conseguenze di ogni tua azione..
Carpire queste informazioni è linfa vitale anche per il tuo business: è come se il direttore di un giornale viene a sapere esattamente quante persone leggono quali articoli, a che ora, in che ordine, con che frequenza, e così via.
Del resto i siti che ottengono i migliori risultati sono quelli in grado di acquisire leads e portarli all'interno del proprio funnel di conversione.
E fin qui credo ci siano pochi dubbi.
Poniti però giusto un paio di domande...
“Cosa sto facendo OGGI fa sentire i miei clienti valorizzati, nel posto giusto, al momento giusto?”
ed ancora...
"Perché dovrebbe fregarcene qualcosa delle statistiche del nostro sito?"
Rifletti un attimo prima di dare le tue risposte...in questa pagina ho deciso di rivelarti come stanno le cose senza girarci troppo attorno.
Tra i siti statistiche che ci aiutano nell'analisi dell'audience non possiamo non menzionare Google Analytics, servizio di monitoraggio gratuito e professionale di Google.
In questo video sono evidenziati alcuni concetti che approfondiremo nel corso di questa pagina.
Non ti sarà sfuggito il fatto che la sola cruda rilevazione dei dati di audience non può essere sufficiente.
Te lo spiego in parole povere: andare oltre la semplice conta di quanti accessi ha un sito è l’ingrediente di successo di ciascun sito web che si rispetti.
Occorre "alzare l'asticella" dal punto di vista dell'interpretazione degli stessi dati.
Ti voglio rivelare la falsa credenza che ruota attorno al mondo delle metriche web.
Lascia che ti spieghi...
Chiunque abbia un sito web, bello o brutto che sia, può installare un codice di monitoraggio e farsi un'idea tramite le statistiche sito web online circa il numero e la provenienza dei propri visitatori.
Questi dati purtroppo serviranno a poco.
Se vogliamo ragionare in maniera professionale, e parliamo di web analytics in senso compiuto, la stima di questi pochi parametri non potrà essere sufficiente.
La statistiche visite siti web devono miscelare tecnologie e metodi di lavoro, finalizzate a trasformare le metriche in uno strumento di business intelligence: i dati sono i numeri che, correttamente interpretati con criteri oggettivi, ci indicano come il sito sia allineato agli obiettivi aziendali prefissati in sede di pianificazione della nostra strategia.
Un corretto processo di misurazione dei dati web è fondamentale: per una migliore gestione delle campagne promo-pubblicitarie non basta sapere che abbiamo incassato di più di quanto abbiamo speso.
Attraverso le statistiche sito internet dobbiamo discernere il traffico di quelle keywords che hanno generato più visite rispetto a quelle che, pur generando meno visite, hanno ottenuto dei risultati migliori.
Focalizzare l'attenzione sulle giuste statistiche siti web ci permette di capire cosa funziona e cosa non funziona nel nostro business, evitando sprechi di denaro.
Statistiche sito web: quali sono i dati più significativi delle statistiche sito web online?
Partiamo da un concetto semplice...
Sul nostro sito possiamo avere tutte le visite di questo pianeta, ma se non convertono, purtroppo, serviranno a ben poco.
Non vedere le visite ad un sito web come un solo un valore numerico che quantifica gli accessi sito web.
Come hai potuto constatare nel video, per una buona campagna promozionale, dobbiamo essere in grado di tracciare quei percorsi di navigazione che portano ad un obiettivo.
I nostri assets digitali dovranno essere settati per poter svolgere, a posteriori, l'attività di remarketing.
Avere un' adeguata base numerica non guasta, anzi è necessaria per ottenere il meglio dalle statistiche dei siti internet.
Occorre però che queste visite vengano correttamente interpretate.
Le statistiche online sono il principale termometro in grado di monitorare lo stato di salute di ciascun sito internet e sono un valido alleato della stima del valore qualitativo di ogni singola pagina del sito.
Da navigatore, quando entro in un sito caotico e confusionario, decido di andarmene in un batter di ciglia.
Se entro in una pagina e sto soli 3 secondi, probabilmente Google penserà che la stessa sia poco interessante.
A dire il vero Google non fa solo questo, non si limita a dare solo un giudizio qualitativo della singola pagina…
Google si occupa anche (e soprattutto) dell’aspetto "commerciale": cerca di capire come le nostre pagine sono in grado di fornire una risposta compiuta alle ricerche degli utenti.
E lo capisce con un alto grado di precisione.
Ti ho appena spiegato il motivo per il quale le statistiche per sito web sono uno strumento fondamentale per acquisire una conoscenza più approfondita dei tuoi clienti.
Saper padroneggiare le statistiche siti web è una mossa indispensabile per capire i profili e le abitudini dei tuoi potenziali clienti.
Ti dirò di più: è un aspetto fondamentale per qualsiasi business e potrà aprirti le porte di numerose opportunità commerciali...
Non è un mistero che le metriche rappresentano al giorno d'oggi un robusto fattore critico di successo anche in un' ottica googoliana di posizionamento siti web.
Per poter consultare le statistiche di un sito basta avere un account Google e registrarsi al servizio di Google Analytics.
Osserviamo adesso i dati di un sito che abbiamo creato per un nostro cliente anni fa. Nel corso del 2015, sullo stesso sito, sono state registrate oltre 100.000 visite. Una media di quasi 300 visite giornaliere. Non male per un settore di nicchia.
Iniziamo a capire come interpretare le statistiche visite sito web e da dove provengono principalmente queste visite.
Statistiche siti web: le principali sorgenti di traffico (100.986 visite)
- Visite provenienti dai motori di ricerca (84.689 visite);
- Visite dirette (10.243 visite);
- Visite provenienti dai link esterni (5.992 visite).
Analizziamo singolarmente i tre maggiori canali di traffico inerenti le statistiche siti web.
Immagino che la ripartizione delle differenti sorgenti di traffico sia un dato significativo anche per la tua presenza online.
Lo scopo primario dell'attività dell'analisi statistica è di comprendere al meglio i risultati rispetto agli investimenti profusi sul nostro sito. Ma non solo. Dalla stessa analisi emergeranno indicazioni rilevanti circa i diversi ambiti di lavoro: l'user experience, il content marketing, il lavoro Seo/Sem etc.
Statistiche sito web online: il traffico organico dai motori di ricerca
Se osserviamo il numero totale di visite non è difficile comprendere come una grossa fetta del traffico di questo sito provenga dai motori di ricerca.
Quasi un 85% degli accessi è riconducibile ad una sorgente di traffico di natura organica sui motori.
Questa distribuzione indica chiaramente che il sito che abbiamo dinnanzi è ben posizionato nelle varie pagine su cui compare nelle varie serp (da Google in primis ma non solo) ed è un fattore da tenere in estrema considerazione quando ci occupiamo della realizzazione siti web.
Tuttavia non sempre è così e non è un principio assoluto…
Un numero elevato di visite, da solo, potrebbe non essere sufficiente ad ottenere un reale e concreto vantaggio competitivo verso i tuoi competitors.
Questo perché, se è vero che numerosi accessi provenienti da termini molto generici trovano riscontro sulla pagina, è pur altrettanto vero che talvolta (accade spesso in realtà) queste generiche richieste non si rilevano strettamente pertinenti con i contenuti studiati nel sito.
E che alla lunga potrebbero servire a ben poco.
Se osserviamo il numero di visite, è fondamentale approfondire ed incrociare tramite le statistiche visite sito, in maniera reiterata, i seguenti dati:
- Visite nuove;
- Visite di ritorno;
- Visite con conversioni;
- Visite senza rimbalzo.
Queste sono metriche che fotografano le statistiche di accesso al sito e ci permettono di capire "quanto valide" siano le visite.
Il raffronto tra le visite uniche e quelle di ritorno ci dice quanto il nostro sito sia in grado di fidelizzare i propri utenti.
Avere un rapporto percentuale elevato tra visite di ritorno/visite totali ci dirà che i contenuti che offriamo sono in linea con le aspettative dei visitatori.
Tradotto in opportunità per il tuo sito suona più o meno così...
Hai la concreta possibilità di lavorare sull' esperienza d’acquisto del cliente finalizzata a creare una relazione forte e duratura con ognuno di loro...
Se sarai in grado di riportare gli utenti sul sito più di una volta, allora verosimilmente, significherà che hai creato pagine interessanti, ben organizzate e spesso aggiornate che generano utenti affezionati.
Per contro, avere un rapporto percentuale basso potrebbe essere un primo campanello d'allarme da non sottovalutare.
Potrebbe essere sintomo di un sito che, pur essendo molto visitato perché ben posizionato, sarà ritenuto scarsamente interessante o poco in linea con quanto ricercato.
E di conseguenza, poco rivisto. E' quanto certificato dall'interpretazione delle statistiche accessi sito.
E' chiaramente un'analisi fattibile anche nel caso di statistiche siti web altrui.
Pensa un attimo alle statistiche social. Like, condivisioni e views sono metriche che ci devono indurre a profonde riflessioni anche in ambito delle statistiche sito.
Quando dobbiamo vendere qualsiasi prodotto o servizio, i like e le condivisioni social non hanno alcun peso specifico, anzi spesso è esattamente il contrario.
Altro paio di maniche è avere un sito che genera conversioni che portano risultati economici.
Le visite con conversioni sono chiaramente quelle più difficili da ottenere.
Un conto è ottenere migliaia di visite fini a se stesse, utili al solo gusto di lisciare il nostro ego.
Le visite con conversioni sono quelle visite dove l'utente ha eseguito un'azione specifica dopo aver visitato una pagina predefinita. Una conversione non deve essere necessariamente un acquisto.
Può essere un'iscrizione ad una newsletter, una richiesta di informazioni o di preventivo. Questa azione, tecnicamente definita "call to action", è essenziale per capire "come aggiustare" il tiro, per migliorare la nostra efficacia persuasiva.
Un tasso di conversione basso può dipendere da una miriade di fattori, anche strutturali del sito.
Come risolvere?
No, non esiste nessuna bacchetta magica o antidoto miracoloso che da solo riesce a risolvere questo problema…
Individuare ed ottimizzare gli elementi che concorrono ad un buon conversion rate potrebbe essere un buon punto di partenza per raggiungere i propri obiettivi.
Osservando il flusso di navigatori possiamo capire quanti navigatori, giunti al nostro sito, abbandonano senza interazioni con altre pagine.
Partiamo da un presupposto, la frequenza di rimbalzo è una costante per ogni sito.
Per quanto ci possiamo adoperare al massimo, un certo numero di visitatori se ne andrà dopo la prima pagina visitata.
Un sito con un'alta percentuale di navigatori che abbandonano dopo aver visitato una sola pagina è un sito con una frequenza di rimbalzo elevata. Un'alta frequenza di rimbalzo può alludere a due differenti situazioni.
Da una parte l'utente potrebbe avere trovato esaurienti le informazioni ritrovate sulla pagina, dall'altra invece potrebbe non avere trovato le informazioni cui necessitava e aver deciso di migrare verso altri lidi.
Qua entra in gioco la nostra capacità di analizzare i dati. Analizzare la frequenza di rimbalzo è un fenomeno importante, occorre però che il raggio di azione si estenda a tutta una serie di altri fattori.
Credo quindi sia doverosa un’analisi più approfondita…
Se ho una pagina interna ad un sito di promozione turistica che, tra le tante, ne ha una che parla degli eventi in programma, e gli utenti vi accedono dirattemente in maniera organica, tramite i motori, digitando "Eventi al lago di Como".
In questo caso, trattandosi di una richiesta così specifica come quella delle date aggiornate degli eventi, l'utente abbandonerà il sito dopo aver carpito queste poche informazioni...
Si tratta chiaramente di un falso positivo.
Differente è la situazione in cui la nostra home page abbia una frequenza di rimbalzo elevata.
Se osserviamo che, in concomitanza ad un'alta frequenza di rimbalzo vi è un tempo medio di permenza sulle pagine basso, allora siamo di fronte ad una situazione da risolvere.
Statistiche siti con traffico dai link esterno o referral
I referral sono sorgenti esterne che hanno indirizzato gli utenti sul nostro sito.
Se osserviamo i singoli referral saremo in grado di capire da quale precisa pagina sono partiti i visitatori giunti sul nostro sito.
Sono utenti che provengono da un sito esterno che non è né un motore di ricerca né un social network.
Un esempio di referral può essere un link da un video che abbiamo caricato su youtube o da qualsiasi altra piattaforma di social e/o video sharing.
Visite al sito web con traffico diretto
Indica gli utenti che sono giunti direttamente, senza passare da siti esterni, motori di ricerca o social network.
Sono quegli utenti che conoscono l'url e lo digitano, oppure chi lo ha richiamato dai preferiti o dalla cronologia del proprio browser.
Analisi accessi sito web: i tools per l'analisi delle visualizzazioni dati sito web
Abbiamo visto come la raccolta dei dati di un sito web possa essere considerato solo un punto di partenza.
NON è facile elaborare queste "misurazioni" e raccogliere questi dati se NON utilizzi gli strumenti corretti.
Oltre a Google Analytics di cui ti ho già parlato, mi sento di consigliarti alcuni servizi, con versione gratuita e a pagamento.
- Similarweb, sito di statistiche e strategie digitali;
- Shiny Stat, statistiche, contatori visite e business intelligence;
- Quantcast che forse è maggiormente indicato per l'analisi delle buyer persona.
Vista la complessità della materia devo confessarti che l'uso di questi tools, seppur validissimi, non è sufficiente per una strategia digitale di successo. Dalla base numeriche occorre effettuare le scelte del caso.
Come si analizzano le statistiche sito e come posso tradurre i dati di un sito in scelte strategiche?
Raccogliere dei dati è essenziale, ma è ancora più importante usare i medesimi dati per poter scegliere per il meglio.
La crescente importanza delle statistiche dei dati di traffico ha un senso se (e solo se) questo groviglio di dati verrà "opportunamente letto e trattato".
Le metriche devono essere sapientemente combinate con le dimensioni.
Le metriche sono dimensioni quantitative, le dimensioni cono invece attributi dei medesimi dati quantitativi.
Hai capito cosa voglio dire?
Un conto sono i visitatori che utilizzano la rete tramite i social per perdere tempo in inutili discussioni sulla terra piatta, commentando video divertenti o magari pubblicando continuamente stories su Instagram…
Ben altra cosa sono le visite che sfruttano il web per intrattenere relazioni di lavoro.
Ti ho fatto questo esempio perché spesso assisto a situazioni dove ci si concentra solo sugli aspetti numerici delle visite.
Le visite sono giuste e sacrosante!
C’è però un tassello che manca in questo modus operandi…ti faccio al volo un esempio.
Un elevato numero di visite di breve durata alla home page, ad esempio, può significare che molti visitatori sono capitati lì per caso o per errore. Questo può essere dovuto ad un impreciso posizionamento sui motori di ricerca oppure ad una grande visibilità esterna del nostro sito.
Può anche accadere che l’immagine con cui il sito viene presentato in rete non corrisponde ai contenuti effettivi.
A questo riguardo è fondamentale sottolineare che è inutile investire per dare visibilità al nostro sito se poi non siamo in grado di offrire ciò che promettiamo: questo porta ad un'enorme spreco di risorse.
Questo approccio indiscriminato lo trovo sbagliato.
Nel mio piccolo, per la mia attività, ho cercato di raccogliere un'utenza targettizzata, al quale posso risolvere un problema: quello di realizzare un sito web visitato perché ben posizionato. E su questo segmento di pubblico concentro i miei sforzi.
Stabilire a priori dei parametri di riferimento assoluti per capire la giusta direzione non è sempre uguale.
Se ho un sito incentrato sulla commercializzazione di un macchinario costoso e specifico per l’industria tessile, anche poche decine di contatti mensili potrebbero essere considerate già un buon un buon risultato.
Diversa invece è la situazione di un sito che si autofinanzia con la vendita di spazi pubblicitari.
Se guardo le statistiche dei siti web altrui noto che per monetizzare sono necessarie almeno diverse migliaia di visite uniche giornaliere.
Molti gestori partono nella progettazione di un sito web senza analizzare questi dati.
O se lo fanno lo eseguono in modo approssimativo e incompleto...questo è sicuramente un limite.
La giusta valutazione degli accessi al sito ti permetterà di tracciare un identikit dei propri visitatori, dei loro interessi, delle dinamiche di fruizione che realizzano: in questo modo possiamo capire la capacità del sito nel mantenere alto l'interesse degli utenti per i nostri contenuti e valutare eventuali successivi cali di traffico.
Inutile sottolineare come quest'analisi ci permette di capire la tipologia di utenza maggiormente redditizia, lavorare su una specifica nicchia di utenti è un'attività di marketing che può rivelarsi altamente profittevole.
Cosa aspetti?